Abbiamo chiesto a Roberto un papà del Comitato Genitori, di presentarsi e raccontarci com'è andata con l'attività realizzata alla scuola dell'infanzia.
Eccomi qui, sono il famigerato “Sig. Boaro” che rimbalzava
nei volantini affissi sulle bacheche della scuola dell'infanzia durante le ultime settimane!
Permettetemi prima di presentarmi: mi chiamo Roberto Boaro, ho 36 anni e sono il
papà di Davide della sezione dei Turchesi. Sono un impiegato bancario ma la mia
vera passione è la musica, in particolare la batteria, passione che coltivo da
più di 20 anni. Oltre ad avere suonato in diverse “band”, suono nella banda di
Busto Garolfo dal 1995.
Da questa passione è partita la mia idea di condividere le
mie (seppur ridotte) conoscenze musicali con i bambini dell’infanzia, così da
regalare loro un momento di esplorazione di un mondo nuovo attraverso strumenti
professionali. Dopo mille cavilli burocratici, controbilanciato dal grandissimo
entusiasmo delle maestre, delle rappresentanti di sezione e degli altri genitori del Comitato, abbiamo programmato il laboratorio per il 27 e 28
febbraio.
Inizialmente mi sono trovato un po’ spaesato: dopo aver
montato tutta la mia strumentazione (batteria, amplificazione e percussioni
varie), mi ritrovo davanti 20 bambini, curiosi per ciò che hanno davanti e per
ciò che dopo poco spiegherò loro.Anche per me era una prima volta (se
escludiamo un laboratorio simile con i bimbi del nido, non paragonabili) e la
cosa mi spaventa un po’. Ciononostante, l’interesse dei bambini, le domande
(spesso molto mirate e precise) e l’entusiasmo mi mettono subito di buonumore e
mi convincono di aver perseguito una buona iniziativa!
Con le prime sezioni cerco di strutturare una spiegazione
sugli strumenti a percussione che possa incuriosire senza stancare; avevo
preparato una scaletta, ma sono i bambini che mi aiutano a trovare gli
argomenti più mirati ed aggiustare il programma. Mi chiedono come si chiamano
gli strumenti, come si suonano, i più “chiacchieroni” mi parlano di loro
esperienze dirette, il tutto condito da una buona dose di “perché?” e “come
mai?”! I bambini mi sommergono con la loro gioia ed entusiasmo, mentre le
maestre mi confermano tutto questo con i loro sorrisi.
Infine si giunge alla parte più attesa di tutte, la prova
pratica! Tutti i bambini, guidati da attentissime maestre, si mettono
diligentemente in fila per provare a suonare gli strumenti. Inutile dire che la
batteria l’ha fatta da padrone, ma alcuni mi hanno stupito volendo provare
strumenti più “ordinari” come i bongos o le maracas. A prescindere dallo
strumento, tutti i bambini vivono l’esperienza con grande serietà e
“professionalità”, capendo che è una cosa importante e che potrà lasciare loro
un segno; più di una maestra si lascia scappare un commento tipo “incredibile come i più scatenati nell’ordinario diventano timidi e
gentili di fronte ad uno strumento musicale”! Ma il mio vero stupore è per lo
spiccato senso del ritmo di alcuni bambini, i quali probabilmente vedevano una
batteria per la prima volta! Insomma, nella nostra scuola ci sono dei potenziali
grandi percussionisti! Genitori, attenzione, le vostre orecchie sono avvisate!
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